immagine di scacchi bianchi

Scelta della mossa
prendere una decisione

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Purtroppo gli scacchi non sono una scienza, con regole e leggi, rispettando ed applicando le quali é garantito un risultato: esistono solo consigli, linee guida e simili. Come diceva il grande Duchamps, che smise di fare l'ingegnere per dedicarsi agli scacchi, ogni scacchista é un artista. Si, arte quindi, come quella di Klausevitz sulla guerra, non affrontabile con tecniche di studio utilizzate per le scienze tecniche.

Altrimenti, perché sarebbero attualmente disponibili un migliaio di libri, ognuno con la sua teoria, e un 500 Gigabytes di video, programmi, libri in Chessbase, se la strada fosse chiara e segnata? Non perdete tempo, provate a prendere un vostro libro, tutto annotato sui commenti del maestro che l'ha scritto, cosa vi ricordate di quelle mosse? e della loro ragione? ne comprate altri 100 e sarà lo stesso.

Il processo del pensiero di uno scacchista é stato studiato verso gli anni '30 da De Groot (poi ripreso praticamente per decenni da Heisman) che intervistò molti campioni per cercare cosa ci fosse di comune. La mia impressione é, se riuscite a trovare il libro, che ognuno pensasse in modo diverso per un quarto d'ora, e poi, indipendentemente dal ragionamento fatto, stufi, tutti fecero la mossa migliore di intuito. Ma loro ormai sapevano.

La domanda corrente è come trovare la mossa migliore in una posizione. Comprendere la posizione vi aiuterà a giocare mosse "accettabili", anche se non le migliori. Migliorare il modo di pensare potrà alzare il vostro livello.

Obiettivo della mossa


Ogni mossa ha un semplice scopo, accumulare un vantaggio e ridurre quello dell'avversario. Maggiore il vantaggio accumulato, migliore è la mossa

Dimenticatevi il fare mosse d'attesa, non farete progressi aspettando gli errori dell'avversario: nessuna speranza di migliorare la propria abilità, o la partita.

Cercare di creare problemi all'avversario, ogni mossa deve servire a qualcosa, e qualcosa è normalmente un miglioramento della posizione

Tipi di vantaggio


Steinitz ne ha definiti al suo tempo nove: sviluppo, mobilità dei pezzi, conquista del centro, posizione del Re avversario, case deboli nella posizione dell'avversario, struttura superiore dei pedoni,maggioranza di pedoni lato donna, colonne aperte, coppia di alfieri.

Proponiamo un'altra classificazione, applicabile a qualsiasi prodotto, quantità e qualità: perchè dovrebbe essere diverso per gli scacchi?

Vantaggi quantitativi


I vantaggi quantitativi sono il materiale (ben nota) e la superiorità locale delle forze. Una partita consiste di battaglie locali, ed é sempre conveniente combatterle nella zona dove avete una superiorità: ma dovete creala voi, perchè nessuno lo farà al vostro posto.

Creare una superiorità locale di forze, é direttamente correlato al trovare il miglior piano di gioco. La domanda sarà sempre: dove è meglio condurla? La risposta logica sarà qualcosa come "lato donna, perchè ho o posso creare una superiorità locale di forze". Capire la zona debole dell'avversaio e pensare a come portarci altri vostri pezzi.

Vantaggi qualitativi

Sicurezza del re

Niente di più importante, NON cominciare alcun attacco senza aver messo in sicurezza il re, proteggendolo adeguatamente.

Valore qualitativo dei pezzi

E' noto il valore quantitativo, grossolanamente 3 per i pezzi minori, 5 per la Torre, 9 per la Donna, 0,5 per la coppia di alfieri.

Ma sono importanti i vantaggi qualitativi, che possono essere tramutati in quantitativi:

Durante la partita, dovete quindi migliorare il valore qualitativo dei pezzi, aumentando la loro mobilità e piazzandoli su buone case dove sono stabili e hanno un ruolo offensivo, e ridurre il valore qualitativo dei pezzi avversari, riducendone la mobilità, impedendo che occupino posizioni stabili, e forzandoli a assumere un ruolo difensivo, o mettendoli fuori gioco

Come dice il mio capitano, interrogate i vostri pezzi, chiedetegli: stai bene dove stai? stai lavorando? cosa vorresti fare? e poi spostateli in posizioni migliori.

Valore qualitativo della struttura di pedoni

Non è possibile parlare in poche righe di questo argomento, si rimanda alla Strategia del mediogioco nel Corso completo di strategia scacchistica di Andrea Gori.

Il vantaggio di spazio

Con vantaggio di spazio si intende la possibilità di avere una scelta maggiore di case utili dove piazzare i propri pezzi e quindi di renderli più efficaci.
Viceversa è anche abbastanza intuitivo che quando si è in ristrettezza di spazio si hanno meno case sulle quali manovrare ed i pezzi si ostacolano a vicenda.
Il vantaggio di spazio è un tipo di vantaggio duraturo nel tempo a differenza, per esempio, del vantaggio di sviluppo che è più di tipo temporaneo.

L'iniziativa

Per iniziativa si intende la possibilità di sviluppare il proprio gioco ostacolando quello dell'avversario e costringendo quest'ultimo a subirlo. In sostanza un giocatore conquista l'iniziativa quando in qualche maniera riesce ad imporre il proprio gioco all'avversario che è costretto a seguirlo per non subire perdite di tipo diverso.
Dunque il giocatore che ha preso l'iniziativa ha il controllo del gioco. Si tratta di un prerequisito essenziale per l'attacco ovvero posso attaccare solo se posseggo l'iniziativa.
Questa invisibile essenza incorporea è l'elemento che realmente determina chi tra i due colori può attaccare per primo e quindi avere possibilità di successo.
Notare tuttavia che avere l'iniziativa NON significa essere in vantaggio.

Piano di gioco e scelta della mossa

Diceva Lasker: "Un pensiero basato su una combinazione è chiamato idea; un pensiero basato su un gioco posizionale è chiamato piano. Un'idea è qualcosa di momentaneo che cambia repentinamente una situazione. Un piano ci impone ampiezza e profondità d'intenzione che intanto che si realizza gradualmente, dà alla posizione una certa struttura."

È fondamentale, per quanto difficile, cambiare modo di pensare : non dobbiamo più pensare in termini di mosse "dunque se muovo il pedone attacco il suo Cavallo che deve andare via, allora poi muovo l'Alfiere ecc. ecc.", ma bisogna sforzarsi di pensare in termini di un piano "voglio arrivare a quello scopo devo dunque prima fare A, poi B e C ....."

Un piano è un insieme di operazioni strategiche consequenziali eseguite sequenzialmente in accordo con un'intenzione primaria e con i requisiti della posizione sulla scacchiera. Per realizzare un piano dobbiamo analizzare e valutare una posizione.

La sequenza logica delle azioni può essere presentata nel seguente schema:
ANALISI ===> VALUTAZIONE ===> PIANO

Per valutare una posizione (sto meglio: perché - sto peggio:perché) è necessario prima di tutto effettuare un'analisi quantitativa e qualitativa di una posizione.
L'analisi quantitativa è molto semplice: basta contare i pezzi ed i pedoni. Presenta invece molte maggiori difficoltà l'analisi qualitativa che richiede di scomporre una posizione nei suoi elementi, o fattori, e quindi studiarli individualmente.
Di quali fattori stiamo parlando? La disposizione dei pedoni (specialmente nel centro della scacchiera), il controllo di linee aperte o semi-aperte, l'attività dei pezzi, case forti e case deboli, la sicurezza del Re e molti altri.

Usualmente una dettagliata analisi e valutazione della posizione sono effettuate durante i momenti critici della partita quando la direzione della lotta sta cambiando. Il calcolo di una variante, quando cerchiamo di capire cosa succederà a seguito di una certa mossa, non è affatto indipendente da una tale valutazione. Questo non significa che dobbiamo effettuare una dettagliata analisi ad ogni mossa, ma è importante farla quando sviluppa il piano strategico.


Riferimenti

ICS course
De Groot, A.D. - Thought and Choice in Chess
Heisman, Dan - The improving Chess Thinker
Klausewitz - Von Kriege

Buone partite

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